La magnifica intrapresa

La Piccionaia – I Carrara

LA MAGNIFICA INTRAPRESA
Galeas per Montes

di Paolo Domenico Malvinni
con Laura Curino
musiche originali dal vivo Calicanto
regia Titino Carrara
scenografia Mauro Zocchetta
musiche Roberto Tombesi
produzione La Piccionaia – I Carrara Teatro Stabile di Innovazione
in coproduzione con la Provincia di Trento
e la collaborazione del Coordinamento Teatrale del Trentino

 

Narrazione brillante, personaggi magistralmente interpretati, musiche e canzoni d’autore per una vicenda storica avvenuta nel XV secolo tra Venezia e il Trentino, lungo il corso dell’Adige e sul lago di Garda. Tra comicità e dramma, così è rappresentata una delle più incredibili vicende militari mai compiute nella storia d’Italia. Nel corso dello scontro tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano, anche il lago di Garda e i dintorni furono teatro di cruente battaglie navali e terrestri. La posizione strategica di Brescia, avamposto veneziano, e la necessità di liberare quella città da un lungo, esasperante assedio cui fu sottoposta dall’esercito milanese, spinse la Serenissima ad un estremo tentativo militare che prevedeva il trasporto di una flotta navale attraverso quello che ora si chiama passo San Giovanni, per portarla nel lago di Garda e tentare per quella via, conquistando il lago che era in mano dei milanesi, di portare soccorso a Brescia e imporre il dominio sulla strategicamente importantissima “via d’acqua”.
Nel quadro storico del tempo: guerre continue tra le numerose signorie, e tentativo di occupazione politico militare da parte di Milano e in particolare Venezia della pianura Padana, sono messi in particolare evidenza gli aspetti “umani” dell’impresa che ha coinvolto centinaia di uomini della Repubblica e le popolazioni incontrate lungo quello che si potrebbe definire un “surreale corteo”.
La “magnifica intrapresa” è narrata correttamente sotto il profilo storico; alcuni aspetti sono enfatizzati, così come altri sono messi in ridicolo ma, in generale, lo sguardo si sofferma con più simpatia sull’azione e sullo sforzo umani, quasi una allegoria della nostra azione lavorativa quotidiana, l’impresa che ognuno di noi è chiamato a compiere.

La parte musicale, sia per quanto riguarda la composizione delle musiche originali, sia per quanto riguarda le esecuzioni nel corso delle rappresentazioni, è affidata a Roberto Tombesi e a Calicanto, storico gruppo folk che ha compiuto accurata ricerca nella tradizione musicale popolare e ha realizzato numerosi incisioni in questo campo e nella produzione di musica propria e che nel 2006 ha festeggiato i 25 anni di vita.

 

Debutto: Mori, Piazza Cal di Ponte, 14 luglio 2007.

 

 

NOTE DI REGIA

Nell’anno 1438, inviata dal doge Francesco Foscari della Serenissima Repubblica Veneta, parte da Venezia una flotta di Galee e barche da guerra. Raggiungeranno il Garda passando dai monti: la pianura è in mano all’esercito milanese al soldo di Filippo Maria Visconti, e per raggiungere ed aiutare l’assediata Brescia questa è l’unica, pur pazzesca, via da percorrere.

La flotta risale controcorrente il fiume Adige, combattendo ogni sorta di avversità: migliaia di braccia e funi tirano dalle vie degli zattieri, spingono con pertiche, argani, buoi e cavalli, più di duemila.
I ponti vengono abbattuti per fare luogo al passaggio delle navi alberate e avanti fino a Verona. E poi su per la Chiusa fin quasi a Rovereto, con sudore e sangue, non dimenticando il “doveroso” saluto al famoso verone dov’è affacciata la bella Giulietta.
A Mori si tirano le navi in secca, e l’impresa si fa titanica: le navi devono attraversare una lunga valle e poi risalire le montagne, aprendosi un varco fra alberi e rocce e raggiungere il passo San Giovanni… per poi volare fra dirupi a Nago e Torbole per posare finalmente gli scafi nella acque color cobalto del lago di Garda.
Nel grande lago poi, battaglie dai diversi esiti tra le flotte della Serenissima e dei Visconti di Milano che hanno in acqua le navi degli alleati Genovesi.

Un’impresa titanica raccontata con leggerezza e precisione dalle molteplici voci di Laura Curino, che mette in vita i potenti dell’epoca, i Visconti e i Foscari; i grandi comandanti come Gattamelata, Piccinino e Colleoni; intraprendenti aiutanti come Sorbolo da Candia; abili marinai e carpentieri, talvolta saggi di una sapienza antica, come Blasio che sembra uscito dalla commedia dell’arte. E con le voci le atmosfere musicali e le canzoni del gruppo “Calicanto”.

All’opera carpentieri: allestite i legni, pronte le truppe, ai remi i rematori, le puttane ai puttanieri, selle ai cavalli, agli asini e alle vacche… in arcione i cavalieri… avanti i rematori, i greci e i cretesi, i croati e gli albanesi, i fiamminghi e i todeschi.
Alla magnifica intrapresa!

Titino Carrara



NOTE D’AUTORE
Infine, che si racconta qui?
La rievocazione di una straordinaria impresa militare nell’Italia del Quattrocento?
L’ultima avventura di Gattamelata, condottiero settantenne?
La prima grande avventura del cretese Sorbolo (il montanaro che soffre di mal di mare col pallino di fare il marinaio)?
Oppure è il viaggio di Blasio de Arboribus, con il suo “trasporto eccezionale”?
Scrivendo, ha occupato i miei pensieri pure la rissosità dei piccoli stati italiani (mentre nel resto d’Europa si formavano le grandi nazioni). Così come mi ha affascinato la forza di espansione e progettazione della Repubblica di Venezia (fermata solo da una alleanza tra  … tutti gli altri).
Ma se dovessi indicare il nodo del racconto, lo individuerei in una scena al centro della storia. Il vecchio Capitano e il giovane Sorbolo, risalendo una costa montuosa, affranti dalla fatica, vedono davanti a loro allargarsi il lago di Garda. Un’acqua aperta su tutto il loro mondo, un crocevia delle possibilità che rivela ai due, come una visione illuminante e contraddittoria, l’intimo desiderio di limitarsi a contemplare assecondando il creato, e l’inarrestabile voglia di fare, la spinta a intraprendere che li renderà protagonisti di una grande impresa, galeas per montes conducendo.

Paolo Domenico Malvinni