Adriano Olivetti

ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSE
in collaborazione con FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO

 

ADRIANO Olivetti
Il sogno possibile

 

di Laura Curino e Gabriele Vacis
con Laura Curino, Mariella Fabbris, Lucilla Giagnoni
regia Gabriele Vacis
scenofonia – luci Roberto Tarasco
collaborazione all’allestimento Lucio Diana
assistente alla regia Bruno Macaro
assistente alla drammaturgia Michela Marelli

 

lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con
CITTÀ DI IVREA, PROVINCIA DI TORINO, REGIONE PIEMONTE

 

ADRIANO Olivetti è stato trasmesso su RAIDUE il 9 aprile 2001.

 

Si può essere capitalisti e rivoluzionari?
Può l’industria darsi dei fini che non siano solo i profitti?
Si può proporre la società perfetta che converge verso la città di Dio e intanto incominciare a correggere questa nostra realtà quotidiana, così imperfetta e sottoposta a spinte contrastanti?

 

Se lo chiedeva quarant’anni fa Adriano Olivetti, capitano di un’azienda allora ai vertici mondiali, manager illuminato sostenitore di un’industria dal volto umano, di un’economia fonte di progresso anche sociale, anche intellettuale.
Racconteremo attraverso la storia di Adriano Olivetti la storia di molti – che oggi per convenzione riuniamo tutti sotto questo nome – che hanno creato una esperienza di lavoro, arte, cultura sociale ed urbanistica unica nel nostro Paese e forse nel mondo.
Molti parteciparono a quel progetto… Furono anni di grande fermento culturale, dove persone diverse e a diversi livelli contribuirono a creare un fenomeno di rilevanza internazionale, che resta ineguagliato per ampiezza di spettro, profondità di elaborazione, successo su entrambi i fronti dell’economia e della comunicazione, o, come si direbbe oggi, dell’immagine.
Parte di quel successo venne dalla felice contaminazione tra mondo dell’economia, tecnologia, filosofia, scienze sociali ed arte.
Ivrea diventò il centro di un laboratorio permanente di sperimentazione osservato da tutto il mondo.
Molte delle energie che mossero quella grande trasformazione sono ancora presenti e vitali, desiderose di essere attivate per una nuova progettualità, ognuna secondo le diverse competenze in uno sforzo di comprensione della realtà attuale.

 

Debutto: Ivrea, Civico Teatro G. Giacosa, novembre 1998.