Santa Impresa – Lettura scenica

ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSE

SANTA IMPRESA
lettura scenica

da un progetto Curino / Anagoor
con Laura Curino
drammaturgia Laura Curino e Simone Derai
assistente alla drammaturgia Beatrice Marzorati
progetto luci originale Lucio Diana
luci e fonica lettura Alessandro Bigatti
musiche Mauro Martinuz
video Anagoor e Giulio Favotto
costumi Federica de Bona e Silvia Bragagnolo
lettura scenica a cura di Marco Rampoldi

Durante la lettura scenica saranno narrate le vicende dei Santi Sociali dell’Ottocento a Torino: Giuseppe Cafasso, Giuseppe Cottolengo, Giulia di Barolo, Giovanni Bosco, Leonardo Murialdo, Francesco Faà di Bruno.
Nessuna regione come il Piemonte ha avuto tra il 1811, l’anno in cui nasce Cafasso, e il 1888, l’anno in cui muore don Bosco, una così alta concentrazione di vite straordinarie che hanno scelto i poveri e per loro si sono impegnati in imprese che hanno lasciato un segno nelle loro vite e nella città: convitti per i giovani, ospedali per i malati, scuole e cortili per i ragazzi. Un gruppo di uomini e donne mossi da ideali incrollabili, tormentati allo stesso tempo da passioni e temperamenti inquieti, paradossalmente ribelli e reazionari. Le loro imprese sono cresciute in tempi di cambiamento – spira il vento rinnovatore del Risorgimento – colmando il vuoto civile di allora e superando i limiti geografici e temporali, ancora oggi attive e diffuse in tutto il mondo.
Facile il cinismo, facile l’agiografia: quella di raccontare il “bene” è sempre impresa ardua. Ma ogni impresa lo è. Raccontare le vite degli uomini è un’impresa altrettanto ardua. Raccontare la vita di un santo lo è ancora di più. L’immagine di Don Bosco, per esempio (uno dei primi santi fotografati della storia), è impressa nella mente di moltissimi di noi, che si siano frequentati gli oratori o meno. Ma chi è stato l’uomo dietro l’icona? E come è possibile oggi ricostruirne il volto?

Debutto: Milano, Teatro No’hma, 9 maggio 2018.