Kanner puro

TEATRO SETTIMO

 

KANNER PURO

 

testo a cura del gruppo
con Max Violato, Laura Curino, Mariella Fabbris, Lucio Diana
regia Gabriele Vacis

allestimenti, luci e musiche Roberto Tarasco, Lucio Diana

Secondo approdo spettacolare al mondo dell’infanzia, per chiudere poi con il rapporto esclusivo con il teatro ragazzi. Tutte le vicende sono scandite da immagini multimediali legate da un filo di comicità. Lo spettacolo continua la ricerca del gruppo sui linguaggi che i ragazzi producono in relazione all’impatto dei media sulla loro educazione. Esiste un problema riguardo all’esagerato sviluppo di messaggi prodotti dai sistemi telematici che si intercalano sempre di più con quelli personali e familiari, per cui è necessario fare una selezione per non essere preda inerme dei messaggi stessi e ricomporre un nuovo linguaggio.

Il termine Kanner puro diagnostica una particolare sindrome autistica e lo spettacolo, infatti, è la definizione del mondo attraverso un bambino “che ha dei problemi”.

In scena c’è un bambino-attore che interpreta la parte di un undicenne che soffre di autismo, un handicap che porta a rinchiudersi in se stessi e a non comunicare con il mondo esterno. Muto, insondabile alle sollecitazioni della sua famiglia. Sarà la baby sitter a trascinarlo fuori dal mondo separato e a recuperarlo alla vita.

Debutto: Settimo Torinese, dicembre 1983.